La Tecnica

Il corpo, diceva G. Bachelard, è una “foresta di simboli” e quando ci si ammala, dietro ad ogni disturbo c’è sempre un linguaggio ricco di senso e significato, un linguaggio che riguarda il nostro modo di essere al mondo e i nostri atteggiamenti mentali.

L’uomo è un insieme dinamico di mente e corpo, non solo tra loro collegati e reciprocamente influenzabili come sostiene una certa medicina, ma capaci di esprimere la stessa realtà su piani diversi : uno più sottile (mentale-spirituale) e uno più materiale (corporeo) secondo il principio di “sincronicità”.

La medicina moderna, scientifica, legge i sintomi come accadimenti casuali da cancellare al più presto, cerca la causa della malattia secondo i canoni e i parametri della scienza ufficiale, privando così ogni disturbo della sua “anima” e separando l’anima dal corpo.

Ma la vera salute, che non è solo assenza di sintomi, è il frutto di un più ampio percorso di consapevolezza, laddove ogni organo o tessuto diventa depositario di immagini arcaiche e di funzioni primarie che rappresentano un vero e proprio modo di essere al mondo : ecco che allora il cuore parla il linguaggio dei sentimenti, della gioia e del coraggio ed anche del ritmo..così come lo stomaco rappresenta la capacità e la disponibilità ad accogliere…così come l’intestino l’incontro con la nostra “parte ombra”, e la pelle la nostra capacità di relazionarci col mondo..

I nostri disturbi diventano così un linguaggio d’organo, un messaggio altrimenti inesprimibile da accogliere e comprendere..l’occasione per prendersi cura di sé, per imparare ad allargare lo sguardo su altre possibilità che diversamente non riusciremmo a vedere..

Un atteggiamento psicosomatico ci ricorda dunque che il benessere è ben lontano dai nostri ragionamenti, e che dipende innanzitutto dalla nostra capacità di dare spazio al mondo immaginario, ai sogni e alla nostra creatività..

Qualsiasi tecnica terapeutica si avvalga di questa dimensione operativa, allora può a buon diritto considerarsi olistica e psicosomatica…

Ambiti di Applicazione

Evitare l’utilizzo del farmaco chimico per non sopprimere i disturbi ma per utilizzarli come momento di crescita.